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ANALMENTE TUA

ANALMENTE TUA
Mio padre è di Verona, mia madre di New York. Si sono conosciuti presso la base NATO di Aviano, in provincia di Pordenone, dove entrambi prestavano servizio.
Per farla breve, si sono piaciuti, si sono sposati e poi sono nato io. Va da sé che sono bilingue e questo nella vita mi è spesso venuto comodo.
Sono stato un’infinità di volte negli U. S. A. dove ho ovviamente tutti i parenti da parte di mia madre. Per impegni di lavoro dei miei genitori, ci siamo poi dovuti trasferire nel New Jersey. Mi sono iscritto alla Rutgers University, dopo aver superato vari problemi legati al fatto che il mio iter scolastico non si era tenuto negli Stati Uniti.
Mi trovo molto bene con i colleghi di facoltà. Ma ancor meglio con le colleghe… Una in particolare mi ha colpito. Di etnia afro americana, capello lungo mosso, occhi leggermente a mandorla, incarnato scuro ma non scurissimo, un fisico con tutto al posto giusto, un culetto a “mandolino” tipico della sua razza. Sempre profumata ed elegante. Mi piace molto e credo che neanch’io le sono indifferente.
Un giorno mi si avvicina e mi chiede di dove sono. Perché? Le chiedo a mia volta meravigliato. Hai un modo di fare così piacevolmente “poco americano” e poi la pronuncia non è di queste parti mi risponde.
Beh, si in effetti sono europeo e le spiego brevemente la mia storia.
Fantastico! Adoro gli italiani. Sono così passionali… Ti va di mangiare una pizza insieme a me questa sera? Certo! Le rispondo. Ci mettiamo d’accordo per il luogo e l’ora e ci scambiamo il numero di cellulare. È fatta! Ora ho l’aggancio! Non mi pare vero che questa sera starò con lei. Magari ci scappa anche la scopata!
La vado a prendere con la mia Fiat 124 Spider ultima generazione color grigio perla metallizzato, capote color rosso amaranto, interni in pelle dello stesso colore, cambio rigorosamente manuale. Facevo la mia figura! Naturalmente è dei miei ma me la prestano spesso per le mie “conquiste” mentre loro preferiscono usare il Suv Mercedes GLE Coupe’ (strafigo ma troppo grande per me).
Wow! Una spider italiana! Mi dice con un sorriso stupendo. Certo, voglio far vedere a tutti la meraviglia che sta’ al mio fianco! Lei mi da un bacio sulla guancia destra e mi mormora all’orecchio: devi essere un gran “latin lover”… Le sorrido e metto in moto l’auto. Destinazione pizzeria.
Negli Stati Uniti una cosa che gradisco molto è il fatto che non si perde tempo a cercare posteggio. C’è spazio in abbondanza per tutti.
Entriamo nel locale e ci sediamo in un posto appartato. Poco dopo ci portano le pizze e due Pepsi giganti con cannuccia.
La guardo mentre mangia. È bellissima! Sento di desiderarla fortemente… Lei sembra leggere la mia mente e sorridendo mi dice: I miei sono via tutto il weekend. Abbiamo la casa tutta per noi. C’è solo mia sorella più grande, ma sarà a casa del suo ragazzo a trombare. È una maialona quella dice ridendo. Qualcosa mi dice che anche tu lo sei! Ovviamente lo penso ma non glielo dico.
Terminato il pasto, pago e quindi, montati in auto, mi chiede: cinema o casa mia? Capirai, avevo già il cazzo duro come il marmo… A casa tua, le rispondo, ma facciamo presto! Perché questa fretta? Mi chiede con un sorriso sornione. Mi stringono gli slip! Le rispondo. Lei scoppia in una bellissima risata che mette in risalto la sua perfetta dentatura. Quando ridi così sei ancora più bella… Le sussurro. Lei mi guarda con uno sguardo strano, si avvicina al mio viso e mi bacia sulla bocca. È la prima volta che bacio una ragazza di colore. Che labbra morbide…
Poco dopo arriviamo da lei. Posteggiato lo “spiderino”, mi soffermo un attimo a guardare la villa. Bella, tipicamente americana, con il giardino rasato perfettamente ed il box attiguo per due auto. Mi precede. Io le guardo il suo culetto senza ritegno. Gli manca solo la parola penso. È perfetto!
Bella casa le dico quando siamo dentro. Sei sicura che non verrà nessuno questa sera? Sicura, mi dice mettendomi l’indice sotto il mento. Rilassati, è tutto sotto controllo. Altro bacio, questa volta con la lingua… Sento battere forte il cuore. La desidero sempre di più. Quel bacio non vuol proprio finire! Non riusciamo a staccarci… Ci desideriamo fortemente entrambi. In pochi secondi ci troviamo in camera sua. Ci sono due letti. Lei mi conduce su quello che si trova vicino alla finestra. Ora siamo nudi. È bellissima! Tiene il pelo del pube raso raso mentre le grandi labbra sono perfettamente rasate. I seni sono piccoli, molto sodi, con dei bei capezzoli sporgenti. A proposito, il clitoride è bello sporgente! Sembra un cazzetto! Non ho mai visto uno cosi grande dal vivo! Ho cominciato subito a succhiarglielo avidamente. L’interno della fica è di un rosa vivo, in netto contrasto con il colore della sua epidermide. A sua volta comincia a spompinarmi in un modo troppo sensuale. I suoi labbroni “al lavoro” mi eccitavano da morire. Come non ho potuto andare con una ragazza di colore fino ad ora non lo so, mi è venuto spontaneo da pensare…
Avendo quindi constatato la “consistenza” (notevole) del mio cazzo, mi sussurra in modo sensuale: ti prego, lo voglio ora dentro di me… puoi anche venire senza problemi, prendo la pillola.
La sua fichetta è turgida, il clitoride fa bella mostra di sé, le piccole labbra sono lucide di desiderio. Infilo la cappella dentro il suo pertugio. Un leggero colpo e sono in lei fino ai coglioni. Ora i suoi occhi sono chiusi. Le sue labbra lentamente si schiudono. Ne esce un sospiro sempre più forte che ben presto si trasforma in un rantolo di godimento. Quanto è bella penso…
Poi mi chiede di possederla analmente! Mi dice: questo mio buchino è vergine. Voglio che sia tu il primo!
Sento battere forte il cuore. Comincio a provare per questa ragazza qualcosa di più che un forte desiderio sessuale… Mi prende il cazzo e me lo lubrifica per bene. Poi si lubrifica l’ano e quindi se lo infila dentro. Vado un po’ su e giù fino a farlo sparire completamente nel suo culo. Voglio guardarti mentre mi inculi mi dice con un sussurro. Mi sorride felice e avvicina il suo viso al mio. Ci baciamo appassionatamente mentre la inculo. Ti prego, non venirmi dentro. Ora ho voglia di bere il tuo seme.
L’accontento quasi subito. Le scarico tutto il sugo dei miei coglioni in bocca. Lei beve ogni goccia del mio piacere mugolando come una cagna in calore. Dio come sto bene! Terminato, mi concentro sul suo clitoride non mollandolo fino a quando anche lei ha l’orgasmo. La sento tutta tremare. Quel corpo meraviglioso si è inarcato fino allo spasimo. Stupenda!
Ora ci troviamo vicini, sciolti l’uno nelle braccia dell’altra…
Non avrei mai pensato che una ragazza di colore mi avrebbe fatto vedere un arcobaleno di colori!

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