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La prima volta

La prima volta
Fine maggio, una giornata di sole quasi estivo, dopo mesi di pioggia un sospirato weekend in un agriturismo della maremma. A due passi dal mare, una spiaggetta nascosta immersa nel verde della macchia mediterranea, non c’è un filo di vento, un sole splendido, anche se la temperatura sicuramente non supera i 25°, la sabbia è caldissima, non credo altrettanto l’acqua, non c’è un’anima. Questa è la nostra idea del paradiso, appoggio lo zainetto a terra, tolgo il telo, lo stendo sulla sabbia e comincio a spogliarmi, anche mia moglie comincia a sbottonarsi la camicetta lasciando intravvedere il reggiseno – “Eih! non avrei mica portato il costume?” – Gli dico scherzando – “Guarda che qui non c’è anima viva nel raggio di 10 km,” – “Guarda e aspetta prima di parlare,” – e intanto si sfila la camicetta rivelando il piccolo reggiseno del completino che le avevo appena regalato per il suo compleanno, uno di quei micro bikini che poco lasciano all’immaginazione. Adesso la cosa comincia ad intrigarmi particolarmente e sono impaziente di vedere il resto. Lei “la stronza” come se mi avesse capito slaccia il pantalone con una calma e con pose così studiate, che credo stia aspettando di vedermi colare la bava dalla bocca e slacciatolo completamente, all’improvviso si gira e chinandosi fa scivolare il pantalone fino a terra, quasi sbattendo il suo splendido culo diviso da un file interdentale sulla mia faccia. Uaohh! Non ce la faccio più, allungo le mani e lo palpò, lei mi dà un buffetto sulla mano come si fa con i bambini impazienti e mentre mi sgrida, si gira agitandomi il dito davanti alla faccia, Mamma mia! Ma dov’è la parte davanti del costume quando l’ho comprato tramite Internet non avrei mai pensato che fosse un coriandolo così piccolo. È talmente piccolo che si vede l’inizio della fessura della fica, che per l’occasione lei si è completamente rasata e mi dice -“Giù le mani, non si tocca oggi siamo qui solo per il sole e poi chissà, se te lo meriti, questa sera forse avrai la ricompensa,”- A nulla valgono le mie proteste, lei sorridendo contenta dell’effetto si sdraia a pancia in giù e chiude gli occhi. La guardo desideroso come un bambino che guarda la marmellata ma non può prenderla. Mia moglie è proprio una gran bella fica, 36 anni ma ne dimostra 10 di meno, due figli che non hanno lasciato segni, se non ingentilito il suo corpo da modella, che si è arrotondato dandogli le dolci forme di una donna più matura, ha lunghi capelli castani, occhi verdi, seno piccolo, che è il suo cruccio ma che io adoro tanto è bello quasi adolescenziale e un culo da favola da far invidia a Naomi. Ma basta osservare! Un buon libro è la cosa migliore per distrarsi e rifuggire dalle tentazioni della carne.
Assorto nella lettura, quasi non mi accorgo del ragazzo che nel frattempo è arrivato e che si andato a mettere vicinissimo alla battigia, a neanche dieci metri da noi, sdraiato sulla pancia prende un libro dallo zaino e completamente assorto comincia a sottolineare ampi tratti. Quando ad un tratto si ferma, e nascosto dagli occhiali da sole, fissa il culo di mia moglie, beh che dire, non posso certo dargli torto, da quella posizione il panorama deve essere splendido. Nel frattempo mia moglie si gira e mi dice – “Non senti caldo anche tu, che ne dici se andiamo a bagnarci un po?” – “Tu sei pazza!” – Le rispondo – ” L’acqua sarà sicuramente gelida, vai tu io ti aspetto qui.” – ” Okay fifone, vado da sola, si alza e ancheggiando si dirige verso il mare passando a un passo dal nostro amico, che non gli toglie gli occhi di dosso, arrivata fino all’acqua inizia entrare ma appena le arriva al polpaccio si ferma rabbrividendo, è veramente gelida, quindi si china non resistendo comunque all’idea di bagnarsi raccoglie un po’ d’acqua con le mani a coppa e se la versa addosso. Nel frattempo il ragazzo, vinto dal desiderio di guardarla si è girato verso il mare e assiste estasiato alla scena, mentre lei completamente bagnata si gira verso la riva e lentamente torna verso di me, eih! Ma cosa è successo, il costume sembra essersi disciolto nell’acqua è diventato completamente trasparente. L’effetto su di me, che comunque sono abituato a vederla girare nuda per casa è sconvolgente, posso solo immaginare quello che sta facendo al nostro amico, in quanto non riesco a vedere la sua faccia ma vedo mia moglie che camminando lentamente gli passa accanto, le sorride e torna a sdraiarsi vicino a me. Si siede sull’asciugamano con le gambe divaricate, appoggiandosi sui gomiti, offre tutto il suo corpo al sole, e mi dice – ” Sai avevi proprio ragione è veramente gelida! ” – “Non c’è bisogno che me lo dici basta guardare i tuoi capezzoli, che stanno per bucare il costume. Nel frattempo il ragazzo di fronte a noi si è fatto più impudente, non finge nemmeno più di leggere, lo sguardo fisso sul corpo di mia moglie, se la sta mangiando con gli occhi. Mi viene un’idea, una di quelle da cogliere al volo, ma ho bisogno della complicità di mia moglie. Mi avvicino e con l’aria più tranquilla le dico a bassa voce – ” Amore, non so se ti sei accorta di come ti sta guardando il ragazzo, da quando è arrivato ti sta mangiando con gli occhi che ne diresti se lo chiamassi per farti spalmare la crema solare, sempre ammesso che sia disposto e non scappi per timidezza, ma non mi sembra il tipo, che te ne pare?” – Lei mi guarda un attimo divertita e poi mi dice – “Perché no, ma sono curiosa di vedere come farai a chiederglielo,” – “Di questo non ti preoccupare mi verrà sicuramente un’idea.” – Le rispondo, e osservando la nostra cavia, mi accorgo che sta gettando via un mozzicone, ecco l’idea gli chiederò di offrirmi una sigaretta, – “Ehi scusa, scusa, mi guarda con aria interrogativa” – “Dice a me?” – Risponde – “Si ho visto che stavi fumando, mica avresti una sigaretta anche per me?” – “Certo signore” – Risponde cortesemente, prende il pacchetto e si alza per portarmelo, ho come la sensazione che non aspettasse altro che essere chiamato per potersi avvicinare. È un bel ragazzo, dal fisico minuto, capelli ricci un accenno di barba ancora non ben sviluppata, dei modi estremamente gentili e mentre lo osservo attentamente, mia moglie si è distesa a pancia in giù e ha slacciato il reggiseno. – ” Scusa se ti ho disturbato, io mi chiamo Massimo e lei è mia moglie, Teresa .” – ” Enrico, mi chiamo Enrico “- Mi porge il pacchetto delle sigarette, ne prendo una e l’accendo, aspirando come se fossi in astinenza da una vita. E mentre Enrico contempla estasiato il culo di mia moglie, lei rivolta a me – “Amore per favore mi spalmi la crema solare, non vorrei scottarmi, giusto con il primo sole della stagione.” – “Scusa, ma proprio adesso che mi sto gustando la mia sigaretta, Enrico scusami ti andrebbe di spalmarle un po’ di crema, al posto mio?” – “Io?”- Mi risponde farfugliando – “Certo, io odio fumare con le mani impiastricciate di crema, guarda la crema è nello zaino,” – Non se lo fa ripetere due volte, prende il tubetto della crema le si inginocchia accanto e partendo dalle spalle ne spreme una lunga scia sulla sua schiena, e con mano insicura inizia a spalmarla partendo dalle spalle, ha un tocco leggerissimo, forse è un po imbarazzato, ma si applica diligentemente, con ampi gesti concentrici si allontana dalle spalle scende lentamente sotto le braccia e il suo tocco si fa più audace sfiorandole il seno, è concentratissimo a questo punto io credo che potrei anche essere una pianta dato che per lui non esisto più. E mia moglie, che dire mi sembra proprio che ci stia prendendo gusto lo intuisco dai suoi sospiri, adesso le sta spalmando la crema sul suo splendido culo, le divarica le natiche che si aprono sotto le sue mani rivelando la rosellina del suo culo appena divisa dal filo del costume, non credo di essere mai arrivato a spalmare la crema così a fondo, hai capito Enrico! E’ talmente preso che posso osservarlo insistentemente senza che se ne avveda, ha occhi solo per mia moglie, il suo corpo lo sta facendo letteralmente sbavare, mentre attraverso i jeans si intuisce il suo desiderio. Saranno passati almeno cinque minuti da quando a iniziato a massaggiarla, lei ormai completamente presa dal gioco gli sorride ammiccante, si solleva sulle braccia il reggiseno slacciato rivela le sue tette, lei con noncuranza si gira, se lo toglie completamente si distende sulla schiena con le braccia allungate sopra la testa, mi aspetto che da un momento all’altro inizi a fare le fusa come una gattina in calore, Enrico si volge verso me come per chiedere il permesso di continuare, waohh!!!, il gioco si sta facendo veramente eccitante. Spreme ancora un po’ di crema sul seno e sulla pancia e senza dire una parola continua il suo lavoro, adesso le sue mani sono sopra le sue tette, le palpa le stringe insistendo intorno ai capezzoli, che sono diventati duri come chiodi mia moglie ad occhi chiusi, la testa reclinata da una parte si morde le labbra, sospira. Adesso si sta spingendo sulla pancia intorno all’ombelico, è più sfrontato mia moglie si agita e il costume che a fatica le copriva la fica si sposta e si insinua fra le sue labbra, che turgide si impongono alla nostra vista, è uno spettacolo meraviglioso. Enrico si sposta con la mano verso il suo pube lo sfiora leggermente, la stoffa dei suoi pantaloni lascia intravvedere che si sta bagnando vistosamente. Io sono sempre stato dell’idea che quando si gioca bisogna avere il coraggio di andare fino in fondo e così con la massima naturalezza, dico a mia moglie – “Amore ma non ti dà fastidio il costume perché non te lo togli?” – E lei, che probabilmente non aspettava altro, solleva il bacino e sta per afferrare il laccio del costume quando Enrico con le guance rosse fuoco la ferma afferra i lacci dello slip e come un’abile giocatore di poker con una lentezza estenuante lo sfila, La sua fica completamente depilata con il clitoride che sporge per l’eccitazione dalle piccole labbra è uno spettacolo che farebbe resuscitare un morto. Enrico completamente ipnotizzato, allunga lentamente una mano che ormai è animata da vita propria e la posa sulla sua fica, con un dito si insinua all’interno e ne scorre fuori completamente bagnato, ormai mia moglie non si trattiene più e geme senza pudore mentre con le mani si tortura i capezzoli, io sto impazzendo per l’eccitazione e per la gelosia, infatti la prima volta che un uomo, anche se potrebbe essere mio figlio, approfitta così di mia moglie davanti ai miei occhi, in fondo, fino in fondo, fino in fondo, – “Enrico, -” gli dico -“Vedo che mia moglie ti piace! -” E lui incapace di proferire parola fa cenno di sì con la testa mentre il suo dito va e viene dalla sua fica, -” Mia moglie adora che gli lecchino la fica, che ne dici di leccargliela? – ” Non se lo fa ripetere due volte si getta a capofitto fra le sue gambe, la sua bocca come una ventosa si incolla sulla sua fica, lei geme più forte e solleva il bacino per aderirvi,e facilitargli il compito, Enrico non ha più ritegno la sua lingua la esplora, si insinua in profondità, le succhia le labbra con una tale veemenza che temo possa farle male, la sua faccia è lucida, bagnata dai succhi della fica e dalla sua saliva, lei si stringe i capezzoli fra le dita e muove ritmicamente il bacino per farlo aderire ancora più alla sua bocca è sempre più evidente che sta per venire, è sconvolgente si agita come una troia. Ora Enrico, che se n’è accorto, ha messo le mani sotto le sue natiche e l’attira con forza contro di se, ancora un attimo, un urlo soffocato e un orgasmo travolgente la scuote e temo per l’incolumità della faccia di Enrico stretta fra le gambe di mia moglie, un ultimo urlo mentre lui continua a leccarla e si rilassa sconvolta, Enrico è distrutto la faccia rossa per lo sforzo, i capelli arruffati, gocce di sudore gli imperlano le spalle, si adagia sull’asciugamano accanto a mia moglie, io nel frattempo mi sono avvicinato a lei e accarezzandole il viso, le sussurrò all’orecchio – “Amore che ne dici di dimostrargli la tua riconoscenza, credo che se la sia meritata, non ti sembra?” – ” Sei proprio un bel porco! Lo sai, forse te ne pentirai,- ” Mi dice sorridendo lasciva, allunga la mano verso il ragazzo esausto che giace accanto a lei, gli accarezza il viso, gli passa un dito sulle labbra e piano piano scende, gli accarezza il petto completamente glabro e continua lentamente verso i suoi pantaloni, gli slaccia la cintura apre la cerniera, gli sfila i pantaloni, lui non si muove, lo slip fatica a contenere la sua erezione qua e la macchie umide lo decorano, lo sfiora con le labbra lo bacia lo percorre con la lingua, lo vedo pulsare ogni volta che lo sfiora, poi finalmente lo libera, non è molto grande ma talmente teso che potrebbe scoppiargli in faccia, mi guarda in tono di sfida, le passa sopra la lingua, lecca il liquido che cola copioso e poi decisa appoggia la bocca sulla punta e vedo il cazzo di Enrico sparire con una calma estenuante nella sua bocca, una, due tre volte tutto il corpo di Enrico è teso come le corde di un violino capisco che non durerà a lungo, mia moglie accelera il ritmo, lui le appoggia le mani sulla testa e la guida, lei sta dando il meglio di se stessa e lo fa sparire tutto in bocca fino alle palle e risale succhiandogli anche l’anima. Enrico è arrivato al culmine, comincia a gridare e intanto accelera il ritmo della mano sulla sua testa, spingendola sempre più forte contro il suo inguine, e bravo ragazzino, se la cava piuttosto bene, ad un certo punto una smorfia sulla faccia di mia moglie come se avesse un conato di vomito , Enrico che grida Siiiii!!!!!! Siiiii!!!!!!!!!!, E capisco che gli è venuto in bocca, ancora qualche affondo e mentre il suo cazzo comincia ad afflosciarsi un filo di sperma le cola dalla bocca, è proprio una gran bella Troia, che spettacolo il suo culo all’aria la fica oscenamente aperta con in bocca il cazzo di Enrico che si sta ritirando dopo averla riempita di sperma, non avrei mai pensato che fosse troia fino a questo punto. Ma adesso perché non approfittarne, perché dovrei aspettare questa sera, mi avvicino da dietro con il cazzo dolorante per quanto è duro senza tanti complimenti glielo sbatto nella fica aperta, calda, grondante di umori, devo pur punirla la mia troia, le piace, comincia a mugolare come una cagna, – ” Siiiiii,,, Daiiiii,,, Sfondami tutta sono la tua puttana! ” – e riprende a succhiare il cazzo di Enrico che ormai è fuori di sé, non crede più ai suoi occhi, mentre si sente lo sciangottio del mio cazzo fradicio dei suoi succhi che le sbatte nelle profondità della fica, la voglio sfondare, devo punirla, e gli piace, devo punirla, devo punirla, sono talmente eccitato che non resisterò a lungo, mia moglie se ne accorge si libera dalla mia presa, si gira e inginocchiatasi di fronte a me, lo prende in bocca e comincia un velocissimo pompino, sto impazzendo di piacere, il cazzo mi sta scoppiando, vengo! Lo sfilo dalla sua bocca e masturbandomi le ricopro la faccia di sperma. Sconvolti ci adagiano sull’asciugamano, siamo decisamente felici di quest’esperienza estemporanea, per qualche minuto mentre la coccolo e la tengo stretta ci siamo dimenticati di Enrico, che ad un certo punto esclama, -“Oh mio Dio! L’appuntamento con la mia ragazza!” -” Balza in piedi e saltellando si riveste, grazie è stata la più bella esperienza della mia vita, ci dice salutandoci compito e scappa via a tutta velocità, io e mia moglie ci guardiamo sorridendo sdraiandoci nuovamente al sole, anche per noi è stata una gran bella esperienza,
PARTE SECONDA.
Il secondo giorno della nostra sospirata vacanza si annuncia splendido, anche oggi è una meravigliosa giornata di sole, la colazione sotto il portico della colonica trasformata in agriturismo e a dir poco fantastica, la proprietaria con la sua risata chioccia intrattiene gli ospiti, contagiandoci con la sua allegria. Mentre ci gustiamo la colazione, l’avventura di ieri è ancora il nostro argomento preferito, dopo quello che era successo in spiaggia e la notte di fuoco appena trascorsa devo proprio dire che era un bel po’ di tempo che non avevamo un rapporto così gratificante per entrambi, il lavoro, i bambini, l’abitudine, non sono mai dei buoni alleati in fatto di sesso. Questa mattina abbiamo deciso di prendercela comoda, per prima cosa ci facciamo due passi in paese, dove c’è un negozio di alimentari che fa dei panini fantastici, così non dovremo lasciare la spiaggia per l’ora di pranzo, – “Amore, – “Dico ridendo a mia moglie, -” Andiamo a far provviste per la dura giornata che ci aspetta. ” – Mia moglie questa mattina ha indossato una minigonna attillata a fantasia floreale con sopra una camicetta di cotone leggerissima annodata in vita, ovviamente come sua abitudine, sotto non indossa reggiseno, le oscillazioni delle sue tette mentre cammina fanno si che i capezzoli strofinando contro la stoffa siano perennemente turgidi, è uno spettacolo della natura. Camminiamo in paese mano nella mano, sotto gli sguardi audaci degli uomini che la spogliano con gli occhi e l’invidia delle donne. Arriviamo così al negozio di alimentari, entriamo, salutiamo il proprietario signor Antonello, un omone sulla sessantina dallo sguardo acuto e dalla battuta sempre pronta, – “Buongiorno signor Antonello, come va questa mattina,” – Dice mia moglie sfoderando uno dei suoi sorrisi più accattivanti, – “Signora mia, va sempre bene quando vedo una bella donna come le lei!” – ” E’ sempre così gentile” – Si schernisce mia moglie e fra una parola e l’altra compriamo quello che ci serve per il nostro pranzo al sacco, quando mia moglie, vede appoggiate vicino alla vetrina le cassette con la frutta, mi dice – ” Perché non ci prendiamo anche un po’ di frutta?” – ” Signora se vuole si serva pure da sola” – E lei presa una busta di carta si china sulla cassetta delle ciliegie e inizia a prenderne, Ma! Non credo ai miei occhi sotto la gonna non porta niente e Antonello a cui non sta sfuggendo niente di quel ben di Dio esclama – “E si sarà proprio una bella giornata, ma speriamo che le passerine non mi portino via tutte le ciliegie!” – E guardandomi, mi strizza l’occhio. Sono allibito non avrei mai immaginato mia moglie così sfrontata, ma la cosa invece che irritarmi mi eccita da morire. Usciamo dal negozio eccitati come due bambini che hanno appena combinato una marachella e raggiungiamo la macchina, la spiaggia è la nostra meta. Come già detto, praticamente la spiaggetta che abbiamo scovato è quasi privata in quanto non è facile raggiungerla e la conoscono solo gli abitanti del posto, o qualcuno che ci si imbatte andando in barca, possiamo considerarlo il nostro piccolo paradiso. Così rincorrendoci e scherzando percorriamo il sentiero nella macchia mediterranea che separa la strada dalla spiaggia, e quando vi sbuchiamo, sorpresa! Ci sono tre ragazzi che stanno prendendo il sole e quello di mezzo parla e gesticola concitatamente fino a che si accorge della nostra presenza, ammutolisce e ci saluta con la mano. Adesso l’abbiamo riconosciuto anche noi, ma è il nostro amico Enrico! Chissà cosa stava raccontando ai suoi amici, ricambiamo il saluto e ci dirigiamo verso il gruppetto, Enrico si alza in piedi per salutarci e anche i suoi due amici fanno per alzarsi, – “Comodi, comodi ” – gli dice mia moglie non vogliamo disturbarvi, -“Ciao, io come vi avrà detto Enrico, che avvampa come un fiammifero, sono Teresa e questo è mio marito Massimo ” – E mentre tende la mano ai due ragazzi sdraiati al sole si avvicina all’altezza delle loro teste, fornendogli lo spettacolo di quello che si cela sotto la gonna, così che i nomi gli si impastano in bocca e i costumi come per incanto si animano. Si chiamano Matteo e Francesco e sono i compagni di classe di Enrico, ultimo anno di liceo classico, – “Perché non rimanete con noi ci dice Enrico e a quelle parole i suoi amici che si stanno appena riprendendo si spostano subito di lato per far posto a mia moglie, a me sembra che neanche mi vedano, questi giovani di oggi, non hanno proprio rispetto per l’età! Mia moglie mi guarda come a cercare la mia approvazione e quando io annuisco si siede sull’asciugamano ma in mezzo ai tre amici, che non le tolgono gli occhi di dosso, Enrico parlando in ginocchio di fronte a lei è raggiante, sicuramente già pensa a quello che potrebbe succedere e alla grande figura che ha fatto con i suoi amici, la gonna di mia moglie intanto stando così seduta è ridotta al ruolo di cintura e siccome capisce che sarebbe assurdo rimanere così vestita esclama, -” Ragazzi mica vi scandalizzate se prendo il sole nuda, il coro di no è pressoché immediato e unanime lei si alza di nuovo in piedi in mezzo a loro, si slaccia la gonna, piano piano se la sfila, la piega per bene e chinandosi per riporla sopra lo zaino, praticamente sbatte in faccia a Matteo il suo splendido culo, che esclama – “Oh mio Dio!” – Tergendosi il sudore dalla fronte con la mano, la stessa cosa si ripete con la camicetta e questa volta lo spettacolo è a favore di Francesco e Enrico, lo spogliarello purtroppo non dura molto, be con solo due cose da togliere non poteva essere altrimenti. Adesso prende dallo zaino la crema solare e sedutasi di nuovo inizia a spalmarla sulle braccia, poi lentamente passa al seno , se lo accarezza come se si stesse masturbando, i ragazzi accanto a lei sono letteralmente in trance, la mano di Matteo, il più vicino, si alza e quasi automaticamente va a posarsi sulle gambe di lei, il suo gesto è come se spezzasse una barriera invisibile, anche gli altri a questo punto si risvegliano dal loro torpore e cercano di guadagnarsi l’ambito premio. -” Amore, che ne dici di lasciare a loro il compito di metterti la crema” – E come se non aspettasse altro lei si sdraia e offre ai loro sguardi il suo corpo in tutto il suo splendore. E’ un attimo, come le mosche attirate dal miele, le loro mani sono sopra di lei, la toccano, la impastano, la bramano, esplorano il suo corpo, le torturano i capezzoli come a volerne spremere fuori il latte, Enrico è il più intraprendente e allargatole le gambe ammira estasiato la sua fica completamente rasata che appena il giorno prima era stata una così intensa fonte di piacere, Matteo e Francesco invece sono completamente persi avvinti dalle sue tette, continuano a massaggiarle a strizzarle le bocche fameliche succhiano i capezzoli ormai duri e grossi per l’eccitazione. Matteo le ha messo le dita in bocca e se le fa succhiare, mentre lei affonda le mani tra i capelli dei ragazzi mugolando per il piacere. Che spettacolo sublime! Intanto mentre i due ragazzi continuano a darsi da fare, lei a gambe aperte muove leggermente il bacino e con questo leggero movimento, le sue labbra turgide si schiudono, Enrico non distoglie lo sguardo, allunga la mano a sfiorarle, con il dito percorre il solco che le divide, se lo porta alla bocca e lo succhia avidamente, adesso con le dita bagnate dalla sua saliva torna all’attacco, le bagna ben bene le labbra massaggiandole avanti e indietro, le allarga e vi spinge il dito fino in fondo, lei geme, stringe le gambe, la trattiene, lentamente estrae il dito, ma solo per inserirne un altro e un altro ancora, lei ormai non a più ritegno succhia le dita dei due ragazzi come se fossero i loro cazzi, geme, sospira, facendo aumentare incredibilmente la loro eccitazione tanto che decidono di sostituire le dita con ben altro, in men che non si dica si sono tolti i costumi, si danno uno sguardo d’intesa e giratisi di fianco le appoggiano i loro cazzi turgidi sulla bocca, mentre ciascuno dei due cerca di farle volgere la testa a suo favore in modo da averla tutta per se, diventando in questa contesa quasi violenti, se non fosse per mia moglie che li tiene saldamente in pugno rischierebbe di vederseli affondare in gola fino alle palle, lo spettacolo che si sta svolgendo dinanzi ai miei occhi è fantastico e visto che sono un videoamatore incallito, ignorato da tutti, tiro fuori la mia inseparabile telecamera e comincio a riprendere tutto quello che succede, sarà un film da oscar! Nel frattempo anche Enrico è andato all’assalto della sua fica e ci sta dando dentro con molta lena, mi piace sentire il rumore che il suo cazzo produce nella fica allagata, e le sue palle che sbattono sul culo, mentre il mugolio di lei si sta facendo sempre più intenso e succhia con rinnovata veemenza il cazzo di Matteo che non ce la fa più e quasi urlando le viene in faccia, sulla bocca, sulla lingua che avida raccoglie il suo sperma, mentre Francesco dice ad Enrico – ” Dai scambiamoci di posto che voglio sbatterglielo tutto nella fica, dai, scambiamoci, ” – “Ok cambiamo” – Gli risponde Enrico, e Francesco – “Dai bella mettiti alla pecorina che te la sfondo, ” – Mia moglie obbediente, visto che non ce la fa più ad aspettare, si mette alla pecorina ed Enrico è li con il suo cazzo pronto a farselo succhiare, mentre Francesco strette le mani attorno ai fianchi glielo infila dentro senza tanti complimenti strappandogli un gemito, soffocato dal cazzo che sta succhiando, ma anche lei sta per venire e così io incito Francesco – ” Dai falla godere! Falla venire, fottila! ” – E Francesco così incitato raddoppia la velocità, lei non ce la fa più e i suoi urli di piacere sono soffocati solo dal cazzo che Enrico le tiene saldamente affondato in gola, mentre grida tutto il suo piacere e le riempie la bocca , quasi a soffocarla, anche Francesco con gli ultimi affondi le svuota tutto il suo seme nella fica e poi gemendo si lascia cadere su un fianco, anche mia moglie si abbandona esausta sull’asciugamano. A questo punto Matteo esclama -” Però non è giusto che io, perché sono il più piccolo sono anche l’unico che non ha scopato, non va bene così! ” – ” È vero ” – dico io – “Siamo rimasti in due non è assolutamente giusto amore mio, ” – Rivolto a mia moglie – ” Credo proprio che le tue fatiche non siano finite,” – Lei mi guarda e sorride – “Ok ragazzi ” – si volta verso Matteo ancora sdraiato vicino a lei, le prende la faccia fra le mani, le dà un bacio appassionato sulla bocca e gli dice – “Va bene bello, intanto comincia a leccarmela, si alza e si mette cavalcioni sulla sua testa e Matteo da bravo alunno comincia a leccare quella sua fica eccitata, gonfia di piacere che le scola in bocca lo sperma che Francesco le ha appena riversato dentro, le piace sta cominciando di nuovo ad eccitarsi, Matteo continua a succhiarle le labbra che pendono oscenamente, adesso è il mio turno mi sfilo il costume e con il cazzo duro come il marmo, continuando a riprendere, mi avvicino alla sua faccia: dai adesso succhiamelo tutto bella troiona, e lei ubbidiente, lo prende in bocca mi stringe la cappella fra i denti provocandomi una fitta di dolore -” Eih! non vorrai mica perderlo adesso che ne ha trovati di nuovi!” – Sorride maliziosa e lo ingoia fino alle palle, dio come la amo! Adesso si sposta dalla bocca del nostro amico arretra sopra le sue gambe, prende il cazzo e con la mano se lo guida nella sua fichetta iniziando un lento su e giù, mentre continua a succhiarmelo, i due ragazzi a fianco intanto le stanno palpeggiando il culo aiutando il suo movimento e divaricandole le chiappe, , le dita che cercano di violarle il culo, è di nuovo eccitata le piace da morire essere al centro di tutte le attenzioni, la sua eccitazione sta crescendo a vista d’occhio e anche la mia, tanto che mi viene un’idea, perché non approfittarne e le dico – “Amore, voglio il tuo culo ti prego non dirmi di no” – E lei sospirando -” Va bene ma non farmi male” – Prendo la palla balzo, passo la telecamera ad Enrico per continuare la ripresa, mi sposto dietro di lei, la faccio appoggiare sul petto di Matteo, il suo culo si offre appieno alla mia vista, in un attimo la mia faccia affonda fra le sue natiche, la lingua che percorre il solco, si ferma sul buco del culo, lo lecco avidamente e mentre lo sento rilassarsi con la punta della lingua cerco di violarlo, mentre Matteo con le mani sulle natiche le divarica più possibile, come per facilitarmi il lavoro, la saliva cola sul cazzo di Matteo, saldamente piantato nella fica, ora è il momento appoggio il cazzo su quel dolce fiore bagnato e inizio a spingere, una spinta lenta ma continua contro una barriera che si ritrae e sembra non cedere, fintanto che improvvisamente sopraffatta la sua resistenza si allarga e inghiotte tutta la cappella, mia moglie lancia un grido ” Aih! Amore così mi uccidi!” Lo estraggo, bagnò abbondantemente la mano con la saliva e lo lubrifico ben bene, mentre Matteo continua a darci dentro nella fica, lo appoggio di nuovo sul suo culo che cede molto più facilmente, la testa le affonda dentro, continuo a spingere fino a che è tutto immerso nel suo culo e le palle vanno a sbattere sul cazzo di Matteo, sulla fica bagnata, sento che sta per godere di nuovo il respiro è un rantolo è inchiodata fra me e Matteo, mi muovo sempre più velocemente dentro il culo e attraverso le sottili pareti che lo dividono dalla vagina sento il cazzo contendere lo spazio al cazzo di Matteo. Adesso entro ed esco dal suo culo che rimane oscenamente aperto, rosso dilatato pronto ad ingoiare di nuovo il cazzo fino alle palle. Lei non resiste più comincia ad urlare: “Siiiii! Vengoooo! Vengoooo! Oh Siiiiiii! Sono la vostra maiala, riempitemi si spaccami il culo, fottimi, te lo ordino spaccami il culo e come una furia scuote la testa percuotendo con i lunghi capelli bagnati dal sudore la faccia di Matteo, che non resistendo oltre le viene nella fica, anch’io sono al limite, non ce la faccio più accelero i colpi come un forsennato e mentre lei raggiunge, gridando, l’apice dell’orgasmo sento il suo culo stringersi ritmicamente le scarico tutto il mio desiderio nelle viscere e continuo a fotterla fino a che il mio lui persa la sua rigidezza se ne esce, , siamo esausti ci accasciamo sull’asciugamano accanto agli altri ragazzi che applaudono e sorridono -“Bravi! Bis! Ancora!” – Esclama Enrico e mia moglie aperti gli occhi – “Non direte mica sul serio ragazzi mi avete distrutta, è stato bellissimo”- E come una gattina si accoccola fra le mie braccia e mentre prendo ad accarezzarla dolcemente, Enrico, rivolto agli altri dice: ” Eih ragazzi! è ora di togliere il disturbo, che ne dite, gli altri a malincuore annuiscono, si rivestono baciano castamente mia moglie sulla guancia gettando un’ultima occhiata alle sue grazie, mi stringono la mano, Enrico che ormai si considera il capo si sente in dovere di dire che è stata un’esperienza splendida e spera che c’incontreremo di nuovo, poi si allontanano parlando fra di loro animatamente. Io abbraccio mia moglie, che nel frattempo si è addormentata esausta e felice e mentre mi rilasso con il rumore del mare, penso che sarà più prudente non tornare in questa spiaggia per un po’ di tempo, se tanto mi dà tanto, domani potremmo trovare tutti i maschi della scuola compresi i professori, meglio evitare. E se poi a mia moglie dovesse piacere!

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