Altro regalo da parte di Gianni
mi ero appena mollato con mia moglie e un giorno, in chat (all’epoca, si chattava su IRC), mi contatta il mio amico Gianni (quello del primo post) e mi fa “guarda che Carla si è mollata da poco con il fidanzato e ha deciso di divertirsi un po’… è on line adesso, con il nick ‘Labbra'” (ovviamente, nome e nick sono inventati)
ora, Gianni lavorava in un laboratorio dell’Università ed eravamo iscritti allo stesso corso di Informatica, mentre avevo conosciuto Carla un giorno, quando eravamo passati dal laboratorio che gestiva lei prima di andare a lezione
“guarda che è dimagrita, da quando te l’ho presentata”, mi fa ancora Gianni
incuriosito, prendo e la contatto
come va, come stai, ti ricordi di me, cosa fai… insomma, le solite domande di rito
nel frattempo che chattavo con lei, tenevo Gianni allineato e lo stesso faceva lei
ad un certo punto, Carla mi fa “ascolta, ma se la smettessimo di parlarci attraverso Gianni?”
ok, ci facciamo una risata e continuiamo a chattare tra noi 2, si chiacchiera del più e del meno e salta fuori che a lei sarebbe piaciuto tantissimo andare al cinema per vedere The Matrix
io ci ero già stato, ma l’occasione di portare fuori Carla era troppo ghiotta per lasciarmela scappare, così organizziamo
2 giorni dopo, passo a prenderla
sì, era decisamente dimagrita, rispetto a quando l’avevo conosciuta io: era poco più alta di me, bella slanciata, con poco seno, ma con un culo che parlava
andiamo al cinema e, mentre lei si gode il film, io mi godo la vista di questa cavallona e delle sue labbra carnose
al termine, passeggiata in centro e si organizza per passare da casa mia e bere una cosa
ci facciamo un paio di giri di cuba libre (non un volgare coca e rhum, ma pestando prima il lime a fette e lo zucchero di canna), dopodiché l’atmosfera si comincia a scaldare e lei si trasforma in una gattina che fa le fusa
da gattina a pantera è un attimo, così ci ritroviamo in piedi in cucina, che ci strusciamo avvinghiati stretti
senza staccarci, ci spostiamo lentamente in camera da letto, nel mentre che ci spogliamo a vicenda
mi ritrovo a tastarle i seni, con lei che mi esplora con la sua lingua tutto il palato
rinunciando aimè a quel piacevole frullino, scendo prima sul suo collo, baciandolo e leccandolo, per passare a mordicchiarle leggermente i capezzoli, cosa che dimostra di gradire, e finisco per assaggiare il suo dolcissimo clitoride, mentre lei mi afferra per i capelli e, ansimando, mi spinge la testa tra le sue gambe
dopo qualche minuto si gira a pecorina e quasi mi ordina di prenderla in quella posizione, cosa che faccio molto volentieri, estasiato dalla vista di quel culo sodo
la afferro per i fianchi e comincio a martellare con colpi decisi
dopo qualche minuto, comincio a stringere i denti, perché sento che sto arrivando al limite
lei se ne accorge e, sfilandolo, mi fa sdraiare e se le impossessa, prendendolo tutto in bocca
io sono al settimo cielo e, dopo un paio di minuti tra le sue labbra, le vengo copiosamente e lei non ne perde neanche una goccia
siamo stati un po’ di tempo accoccolati per riprendere le energie (io ero sfinito), dopodiché ci siamo rivestiti e l’ho riaccompagnata a casa
ho poi scoperto in serata che non sono stato l’unico ad uscirne malconcio, quel giorno: il letto, già messo male di suo, non ha retto l’esuberanza di Carla ed è andata a finire che lo abbiamo sfondato ma, presi dalla foga del momento, neanche ce ne eravamo accorti
ci siamo visti ancora qualche volta ed è sempre andata che siamo finiti a letto
è poi tornata con il fidanzato e, mi ha poi detto Gianni, se lo è sposato
credo che non smetterò mai di essere grato a lui e a Gianni, perché è solo grazie a loro che ho avuto modo di approfondire la conoscenza con Carla