RICORDANDO ELLEN
E’ avvenuto tanto tempo fa… mi sono resa conto di essere bisex quando frequentavo la quarta e quinta Ginnasio. E’ una consapevolezza che non sò esattamente spiegare come sia nata, ma si è sviluppata in modo naturale; giorno per giorno è diventata sempre più forte e presente in me.
All’inizio questa diciamo… presa di coscenza mi spaventava, non volevo quasi accettarla. Ma ora che sono donna ne sono orgogliosa. Mi piace avere attrazione fisica per una femmina, è una sensazione molto eccitante!
La mia classe era composta soprattutto da ragazze. C’erano solo tre maschi, ma pensandoci bene erano quasi sicuramente gay o molto confusi…
Era aprile o maggio, in ogni caso sul finire dell’anno scolastico della seconda superiore e ci stavamo preparando ad un compito di gruppo su un argomento di Storia.
Il mio gruppo, oltre che da me, era composto da altre due ragazze; una di loro si chiamava Elena, ma tutti noi la chiamavamo Ellen visto che sua madre era inglese. Suo padre invece era italiano; ricordo che i suoi genitori erano separati.
E’ con quest’ultima che ho avuto la mia prima esperienza d’amore lesbico.
Lei era molto bella, assomigliava un casino a Gloria Guida. Capelli biondi, lisci e lunghi, occhi enormi celesti, più alta di me di almeno dieci centimetri. Oltre che per la sua bellezza, Ellen mi aveva colpito per il forte contrasto che esisteva tra il suo aspetto angelico e il suo spirito ribelle.
Dal canto mio ero anch’io una gran bella ragazza ( ora bella donna ). Capelli corvini, lunghi e leggermente ondulati, con occhi neri quasi a mandorla; per farmi capire, assomigliavo molto alla ex pornodiva Sofia Cucci.
Al secondo incontro, sempre tenutosi a casa di Ellen, la terza nostra compagna di gruppo non si è presentata a causa di un’ improvvisa indisposizione.
Non ricordo bene come, ma ad un certo punto ci siamo trovate in camera sua a ballare come forsennate con la musica fortissima, approfittando dell’assenza di sua madre che si trovava al lavoro. Eravamo così prese e ci agitavamo talmente tanto che ad un certo punto Ellen, ovviamente senza volerlo, mi ha dato una testata sulle labbra. Il colpo ricevuto è stato così forte che in un primo momento credevo di essermi addirittura rotta un dente!
Sono finita in lacrime sulla sedia della sua scrivania. Il labbro inferiore sanguinava. Preoccupatissima, la mia amica si è messa subito in ginocchio davanti a me, chiedendomi scusa e guardando cosa fosse successo alla mia bocca. Le chiesi se si vedevano denti rotti e poi feci come il broncio con il labbro inferiore per mostrarle l’interno. Mi bruciava e pulsava da morire… Avevo gli occhi pieni di lacrime.
Tenendo delicatamente la mia testa con entrambe le mani, all’improvviso si avvicinò al mio viso e mi baciò il labbro inferiore, come un ciuccio…
Non so come spiegare, forse per il dolore o per aver pianto, ho sentito una scossa di adrenalina percorrermi tutto il corpo. Lei mi sorrise guardandomi negli occhi, quasi divertita a vedere la mia espressione di grande stupore. Avevo molta paura… ma ci baciammo nuovamente, questa volta in modo completo.
Irene ( è il mio nome ) mi piaci molto, mi disse.
Ellen aveva capito di essere bisex l’altra estate quando si trovava in Inghilterra con sua madre. Per lei era ormai normale provare attrazione per le belle ragazze.
Ci siamo continuate a baciare con la lingua per ancora un pò. Quel giorno poi non facemmo altro.
Dopo pochissimo però, ci siamo cominciate a vedere ogni pomeriggio a casa sua. I baci sulla bocca divennero baci sul collo e quasi subito baci sui seni. Li aveva bellissimi. Due capezzoli chiari e sporgenti che invitavano alla succhiata. Che profumo poi aveva la sua pelle…
Col passare dei giorni il nostro rapporto si sviluppò sempre di più. Avevamo cominciato a masturbarci reciprocamente ( solo con le mani, a quell’epoca non potevamo procurarci nè dildo nè tantomeno strapon ) e poi siamo passate al sessantanove. Che bella fichetta che aveva! Ricordo i suoi peli biondissimi, sottili e radi, a differenza del mio pube; a quell’epoca ero piuttosto pelosetta.
Ma il profumo ed il gusto del suo sesso non lo dimenticherò mai… era troppo buono!
Io ed Ellen, nonostante la nostra inesperienza, abbiamo passato momenti indimenticabili. Poi lei è stata bocciata e l’ho persa di vista.
Ora sono sposata felicemente ed ho un figlio che frequenta le elementari. Mi sono costruita una vita che con forza e tenacia porto avanti. Non ho avuto più esperienze sessuali con donne. Ellen è stata la prima e finora ultima donna che ho amato. Di lei conservo solo una fotografia in cui appare sorridente senza guardare l’obiettivo. Ogni volta che mi capita tra le mani e la osservo mi viene in mente la canzone struggente di De Gregori: Rimmel… e gli occhi al ricordo mi si riempiono di lacrime.